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Viva viva la mezzina

Se fosse arrivato il momento della mezza bottiglia di vino? Quella da 0.375 litri? Formato demi-bouteille. So già la risposta che riceverei dai ristoratori, no! Costa troppo rispetto alla standard, non la ordina nessuno, non c’è abbastanza scelta sul mercato, eccetera eccetera. Molte sono le obiezioni commerciali ma stiamo attraversando un periodo in cui occorre avere il coraggio dei cambiamenti.

Non esiste una cura unica per tutti i mali, lo sanno bene i medici, la demi non è una panacea ma quanti nodi potrebbe districare? Pensiamo un attimo soltanto ai tavoli da due persone, la classica coppia, la scelta attuale più frequente è o acqua o calice di vino. Il dubbio nasce sempre dallo stato di conservazione delle bottiglie di vino alla mescita, quante volte ci è capitato di ricevere pozioni acetate? Aperte giorni e giorni prima? Meglio l’apertura live di una bottiglia nuova, anche se piccola. Consideriamo inoltre i tavoli numerosi, in cui le pietanze ordinate sono spesso eterogenee ma frequentemente viene scelta una sola tipologia di vino dall’intenditore di turno, non si rovina l’esperienza culinaria laddove il contrasto vino-cibo sia palese? Meglio allora pensare a scelte di più modelli di vino, in cui il piccolo formato garantirebbe il giusto consumo.

Dal punto di vista economico non vale la legge matematica del prezzo diviso due, ovvero se la bottiglia standard costa 10, la mezzina non può costare 5, occorre considerare i costi del contenitore su un formato così minuto, però certamente si avrebbe un rapporto prezzo/utilità molto interessante. La cultura del vino si sta radicando sempre più, ciò comporta necessariamente un ripensamento sulle questioni della salute e della sicurezza nelle strade, non sono concetti che remano contro il vino di qualità, la mezza bottiglia è un elemento di raccordo.

Perfetta per coloro che vogliono degustare un buon vino senza dover affrontare il rischio di sprechi, la demi si rivela l’alleata ideale per occasioni intime o semplicemente per chi desidera un bicchiere senza dover stappare una bottiglia intera. Inoltre, permette di esplorare più varietà senza impegnarsi in quantità troppo grandi, rendendo facile la scelta di diversi vini durante una serata.

Non solo praticità, ma anche qualità. Molti produttori propongono le mezza bottiglia per i loro cru più pregiati, consentendo così ad un pubblico più ampio di accedere a vini d’eccellenza ma ad un prezzo più contenuto. Ricordo che qualche anno fa è nato anche un movimento corposo di collezionisti di mezzine di Champagne….

Inoltre, la demi-bouteille è spesso un’opzione perfetta per le degustazioni, permettendo ai sommelier di proporre porzioni più piccole ma senza rinunciare all’esperienza completa. E se un tempo il formato ridotto veniva associato principalmente ai vini dolci o da dessert, oggi potrebbe diventare una delle possibili soluzioni alla maggior attenzione verso la quantità, una scelta versatile che abbraccia bianchi, rossi, rosati e bollicine.

In definitiva, la mezza bottiglia è una proposta elegante e funzionale per chi cerca convenienza senza sacrificare il piacere del buon vino. Una piccola grande rivoluzione nel modo di bere e godere del vino, che merita attenzione tanto dai consumatori quanto soprattutto dai ristoratori e produttori.

Più coraggio!

 

Valentino Tesi

(marzo 2025)

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