Il concetto di territorio, a volte abusato, applicato non all’adesione a una denominazione ma alle carattaristiche pedoclimatiche e di sottosuolo.
Ecco che in questa zona di Barberino Val d’Elsa, Vincenzo d’Isanto, ebbe l’intuizione di creare con la vendemmia 1987 un blend con il cabernet sauvignon, così a suo agio in queste sabbie gialle ricche di fossili marini, insieme a sangiovese e canaiolo.
Prima bottiglia di un vino oggi iconico, Vino da Tavola 1987 Balzini. Bottiglia n.5809.
Veste mattone trasparente.
Peonia, succo di melagrana, menta, composta di fragola. Sottobosco nobile con porcino e tartufo bianco.
Impensabile freschezza al sorso, tannino efebico, vino femminile anche nel corpo, straripante di salinità.
12,5 gradi che evaporano rapidi nei pensieri. Voto: straordinario.
Accompagnato da un coniglio in porchetta, sto godendo come un riccio (ma i ricci godono?).
Grazie Diana D’Isanto per la chicca.
degustazione del 6 gennaio 2021
Valentino Tesi
(marzo 2023)